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L'Eurozona vacilla sull'orlo di un'altra crisi

Economia
L'Eurozona vacilla sull'orlo di un'altra crisi
(Teleborsa) - La stabilità dell’indice PMI maschera il più brusco calo dei prezzi di vendita dai tempi della crisi globale e i prolungati tagli all’occupazione.

E' quanto rilevato da Markit che oggi ha svelato i risultati della stima flash PMI che segnalano una marginale ripresa delle attività dell'Eurozona nel mese di ottobre.

L'indice Markit PMI ha segnato il primo rialzo del tasso di espansione in tre mesi, salendo dai minimi su dieci mesi di settembre di 52 a 52,2. Ciononostante, l’indice è rimasto al di sotto della media a cui abbiamo assistito nel terzo trimestre, e si è attestato al secondo posto tra i valori più deboli dell’anno in corso.

Quanto alle maggiori economie dell'UE, la Francia ha assistito al calo delle attività per il sesto mese consecutivo, registrando il più rapido tasso di deterioramento da febbraio. L'indice è passato a 48 punti dai 48,4 precedenti. Migliori sono i risultati della Germania, con l’indice PMI che ha segnato il tasso più alto su tre mesi, portandosi a 54,3 da 54,1 punti.

"Il PMI sull'Eurozona è salito a ottobre, ma chiunque si limiti a guardare il valore principale non si rende conto dell'immagine più negativa che si delinea dalla lettura degli altri indici d'indagine. Infatti, questi mostrano come la regione stia vacillando sull'orlo di un'altra crisi". Così Chris Williamson, Chief Economist presso Markit, ha commentato il dato sui PMI aggiungendo che "la crescita dei nuovi ordini rallenta fino quasi a raggiungere la stagnazione, e le commesse inevase sono diminuite ad un tasso più rapido causando la prima riduzione occupazionale in quasi un anno".

Secondo Williamson, "se da una parte l'indagine suggerisce come l'area Euro sia riuscita finora ad evitare una ricaduta in recessione nel corso di quest'anno, dall'altra non si può escludere un ritorno alla contrazione. La crescita risulta così debole che sempre più aziende si trovano costrette a licenziare e a ridurre i loro prezzi nel tentativo di tagliare i costi e migliorare le vendite con l'applicazione di sconti".

I dati dell'indagine, conclude Williamson "sono largamente in linea con la crescita del PIL dello 0,25% nel terzo trimestre, ma a meno che non si registri una imminente ripresa della domanda, la crescita potrebbe indebolirsi ancora nel quarto trimestre, e le forze deflazionistiche potrebbero intensificarsi."
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