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Crisi delle vendite? Colpevolmente sottovalutata

Economia
Crisi delle vendite? Colpevolmente sottovalutata
(Teleborsa) - "La crisi delle vendite, che colpisce soprattutto i piccoli negozi, si aggrava e viene colpevolmente sottovalutata. Anzi, rischia ancora di peggiorare: se dovesse scattare il maxi-aumento IVA previsto dalla clausola di salvaguardia i consumi calerebbero, secondo le nostre stime, di altri 3 miliardi nel 2016, circa 100 euro in media in meno a famiglia. Uno scenario devastante che inevitabilmente porterebbe alla chiusura di altre migliaia di imprese, con pesanti conseguenze sul piano occupazionale e sociale".

Così Confesercenti sulla flessione delle vendite al dettaglio annunciata oggi dall'Istat.

"Il calo delle vendite ad agosto, pure se contenuto, è il quarto consecutivo", spiega l'Associazione. In particolare, la "situazione delle piccole superfici è gravissima": da gennaio 2012 ad oggi le vendite dei piccoli negozi hanno registrato solo due volte un aumento su base mensile. Ma, "il calo ormai investe tutte le forme distributive", e "ci conferma che le difficoltà del mercato interno si aggravano in continuazione: nonostante i primi segnali di politiche di sostegno al reddito messe in campo dal governo le famiglie italiane, già colpite duramente dalla crisi, temono di impoverirsi ancora di più nel prossimo futuro e risparmiano su tutto".

Una situazione, sottolinea Confesercenti, generata dall'incertezza per il futuro, inevitabilmente acuita appunto dalla prospettiva di un prossimo "maxi-aumento fiscale sui consumi".

L'Associazione, chiede dunque "un piano di intervento serio e articolato per rilanciare il mercato interno. Un piano che preveda una sostanziale riduzione del carico fiscale che grava su consumi e famiglie e recuperi più risorse dai tagli della spesa pubblica".
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