(Teleborsa) - In allarme l'
Adepp - Assemblea dei Presidenti degli Enti previdenziali privati e privatizzati - per le notizie circolate nei giorni scorsi sull'aumento della tassazione sulle rendite finanziarie previsto dalla
legge di Stabilità. In particolare la manovra approvata dall'esecutivo imporrebbe una tassazione alle Casse di previdenza non più all'attuale 20% ma al 26%.
Il presidente
Andrea Camporese "ha espresso sconcerto e forte allarme per le notizie diffuse sull'ipotesi di un aumento della tassazione sulle rendite finanziarie derivanti dall'investimento del denaro degli iscritti", chiedendo un incontro al ministro proprio su questo tema. "Ho registrato delle aperture in ambito politico, partitico e del governo sulla possibilità di tornare a discutere del tema della tassazione", ha detto Camporese aggiungendo: "registro molto positivamente le aperture ma devono avere un seguito".
Camporese lo definisce un "atto gravissimo": "tassare le rendite finanziarie delle casse di previdenza dei professionisti al 26% così come per qualsiasi investitore privato è un atto di assoluta miopia, soprattutto nei confronti dei giovani", ha dichiarato.
"Condannare due milioni di professionisti, le loro famiglie e i dipendenti degli studi professionali a un futuro di prestazioni basse, mentre i versamenti previdenziali all’Inps non sono tassati, semplicemente per avere un maggior gettito nell’immediato, significa andare in totale controtendenza rispetto alla linea seguita dagli altri Paesi della UE, alle indicazioni Ocse e alle risoluzioni della Commissione europea", ha aggiunto il presidente dell'Adepp precisando che "l'Italia è l'unico Paese in cui si tassa sia l'erogazione sia il rendimento".