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Gli stress test affondano Milano. In rosso anche l'Europa

Commento, Finanza
Gli stress test affondano Milano. In rosso anche l'Europa
(Teleborsa) - Seduta nera per Piazza Affari, che chiude gli scambi in netto calo, il giorno dopo la pubblicazione dei risultati degli stress-test per le banche europee, con gli istituti di credito italiani che destano maggiore preoccupazione. In particolare le banche del "bel Paese", hanno bisogno di più fondi rispetto a quelle europee, per affrontare senza rischi e sofferenza un ipotetico scenario "recessivo".

Lieve aumento dell'Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,271. L'Oro mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1.229,4 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,42%.

Torna a salire lo Spread, attestandosi a 168 punti base, con un aumento di 7 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 2,55%.

Tra gli indici di Eurolandia, sotto pressione Francoforte, che accusa un calo dello 0,95%, si muove in modesto ribasso Londra, evidenziando un decremento dello 0,40%, mentre Parigi scivola dello 0,74%.

Pioggia di vendite sul listino milanese, che termina la seduta con una pesante flessione del 2,40%, spezzando la catena positiva di quattro rialzi consecutivi, iniziata martedì scorso; sulla stessa linea il FTSE Italia All-Share, che archivia la seduta a 20.126 punti. Pessimo il FTSE Italia Mid Cap (-1,55%), come il FTSE Italia Star (-0,5%).

Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 3,79 miliardi di euro, con un incremento di ben 797,9 milioni di euro, pari al 26,68%, rispetto ai precedenti 2,99 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 1,38 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,83 miliardi.

A fronte dei 224 titoli scambiati, sono giunte richieste di acquisto per 47 azioni. In lettera invece 170 titoli. Pressoché stabili le rimanenti 7 stocks.

Si distingue a Piazza Affari il settore Sanitario, con un +0,59% sul precedente. Nella parte bassa della classifica, sensibili ribassi si sono registrati sui settori Banche (-4,13%), Costruzioni (-2,99%) e Media, che ha riportato una flessione di 2,75%.

Unica tra le Blue Chip di Piazza Affari a resistere alle vendite A2A, che segna un rialzo dell'1,57% grazie alla promozione di Citigroup a buy da sell, con gli analisti della banca d'affari americana che hanno alzato le stime fino al 2016.

Tiene GTECH +0,05%, che si è aggiudicata un nuovo contratto della durata di 10 anni con la Lotteria di Washington, con l'opzione per un'estensione di ulteriori 10 anni.

Tra i più forti ribassi, invece, seduta drammatica per Banca Mps e Banca Carige, che crollano rispettivamente del 21,50% e del 17,19%, sulla scia dell'esito degli stress test della BCE.

Sensibili perdite per UBI Banca, in calo del 5,15%, Banca Popolare di Milano, che arretra del 4,43% e Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che mostra una caduta del 4,23%.

In rosso Saipem -4,22%, nonostante abbia annunciato nuovi contratti in Medio Oriente e America Latina per un valore complessivo di circa due miliardi di dollari.

Soffre Telecom -2,33%. Nel week end la compagnia telefonica italiana ha siglato un accordo con Fintech per la cessione del business argentino per 960 milioni di dollari.

Frena Fiat Chrysler Automobiles -2,47%, in vista dei risultati nei prossimi giorni.
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