(Teleborsa) - L'oro di Stato? Meglio nei caveau domestici. Deve averlo pensato anche la Banca Centrale olandese quando ha deciso di rimpatriare parte delle proprie riserve di oro depositate all'estero.
De Nederlandsche Bank (DNB), ha annunciato oggi una revisione della politica degli stock aurei per bilanciare la distribuzione dei lingotti, ma anche per migliorare la fiducia dei cittadini.
Attualmente l'11% dell'oro olandese si trova ad Amsterdam, il 51% negli Stati Uniti, il 20% in Canada, il 18% nel Regno Unito.
La DNB ha deciso di aumentare le riserve domestiche al 31% e di ridurre quelle depositate presso la Federal Reserve statunitense al 31%, lasciando invariate le altre allocazioni.
L'Istituto Centrale britannico non è il solo ad aver rimpatriato parte del suo oro. A inizio 2013 anche la tedesca
Bundesbank aveva riportato a casa alcune tonnellate di lingotti conservati in Francia e negli Stati Uniti.
Il 30 novembre, invece, i cittadini svizzeri saranno chiamati a decidere in un referendum se chiedere alla Swiss National Bank di tenere un quinto delle proprie riserve auree e rimpatriare quelle conservate in Gran Bretagna e Canada.