(Teleborsa) - Draghi
lo ha promesso la scorsa settimana: la Banca Centrale Europea scenderà nuovamente in campo con misure di allentamento per combattere la deflazione e rilanciare l'anemica economia dell'Eurozona. C'è da credergli: la storia conferma che il Presidente dell'Eurotower mantiene le promesse.
Resta però da capire
quali misure l'Istituto metterà in piedi. I mercati, come noto, vorrebbero l'acquisto di titoli di Stato di Paesi dell'Eurozona da parte della BCE per abbassare i rendimenti (che comunque
in questi ultimi mesi sono già bassi ) e rimpinguare le casse dei rispettivi Stati.
Non manca chi parla già di
quantitative easing natalizio, una sorta di regalo sotto l'albero da parte di Draghi & colleghi.
In realtà, a ben vedere,
la questione non è così semplice. Ieri la purista
Bundesbank, nella persona del suo Presidente nonché membro del Consiglio direttivo dell'Eurotorre,
Jens Weidmann, ha ribadito che vi sono
grandi limiti legali nell'acquisto di titoli di Stato da parte dell'Istituto di Francoforte. Se non altro, perché questa operazione richiede la stampa di nuova moneta, cosa non permessa nel caso specifico.
"Piuttosto che pensare ad un programma di acquisti, dovremmo riflettere su come riportare la crescita in Eurozona", ha dichiarato ieri Weidmann in occasione di una conferenza a Madrid.
Ecco allora che spunta il
piano B. Secondo James Mackintosh, columnist del
Financial Times, la BCE potrebbe optare per l'
acquisto di oro su larga scala. Draghi potrebbe così mantenere la promessa di un
QE e passare alla storia come "il banchiere con il bazooka d'oro".