(Teleborsa) - L’OPEC sta considerando le
esenzioni per tre nazioni a cui applicare un taglio di produzione, che verranno discusse il 27 novembre prossimo a Vienna, per decidere congiuntamente sulla risposta ai
continui crolli del greggio. Lo ha sottolineato il ministro del petrolio dell’Arabia Saudita, che ha anche avvertito che non prevede un incontro difficile da sostenere, per poi accordarsi.
Iraq, Iran e Libia non avrebbero dovuto ridurre le forniture, ma avrebbero dovuto
discutere con l’OPEC un taglio della produzione nella sua precedente riunione a Vienna, in linea con le loro politiche nazionali, perché non è la prima volta che il mercato del petrolio rileva delle
eccedenze, come ha fatto notare ai giornalisti Ali Al-Naimi, ministro del petrolio dell'Arabia Saudita.
I prezzi del greggio sono da quest’anno in
pieno mercato orso quest'anno, in un contesto di altissima produttività generale e in cui
quella degli Stati Uniti è su valori record da oltre trent’anni.
"E’ evidente che questi tre paesi non dovrebbero fare ulteriori tagli, perché stanno già pompando meno" ha detto, Abhishek Deshpande, analista alla londinese
Natixis. "Il fatto che l’Arabia Saudita alzi la voce è probabilmente perché vuole rassicurazioni da Iran, Iraq e Libia che non aumenteranno la produzione"
Gli
analisti sono perfettamente divisi sul fatto se l’OPEC taglierà la produzione o la lascerà invariata, alla prossima riunione.