(Teleborsa) - Doveva mettere un
tetto alle pensioni d'oro degli statali, sanando "una falla" della riforma Fornero che consente un cumulo per chi è passato dal sistema retributivo al contributivo. Invece l'emendamento alla
Legge di Stabilità presentato dal Governo rischia di creare soltanto malumori a causa di un presunto blitz dell'ultimo secondo.
L'
emendamento elaborato dall'Esecutivo su parere favorevole del Ministero del Lavoro e dell'INPS stabilisce che l'importo complessivo del trattamento pensionistico non può eccedere quello che sarebbe stato liquidato con l'applicazione del vecchio sistema retributivo. La novità è retroattiva, e copre dunque il periodo che va dalla riforma Fornero in poi.
Sembra però che il
Ministero dell'Economia e delle Finanze abbia modificato quanto approntato dal Governo eliminando la data di
decorrenza del provvedimento. Questo
salva in automatico tutte le pensioni d'oro già in godimento e rimanda l'applicazione del tetto ai trattamenti liquidati a partire dal 1° gennaio del 2015, giorno dell'entrata in vigore della Legge di Stabilità.
Da Via XX Settembre avrebbero spiegato che questo depennamento si è reso necessario per non incorrere nell'incostituzionalità.
Sta di fatto che se i rumors si rivelassero veri, il testo consegnato alla Commissione Bilancio della Camere salverà diversi miliardi di euro di trattamenti di eccellenza.