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Il calo del petrolio rafforza le economie euro deboli

Economia
Il calo del petrolio rafforza le economie euro deboli
(Teleborsa) - L'incisiva discesa dei prezzi del greggio, sta dando una mano inaspettata allo stato comatoso dell'economia periferica del sud Europa, facendo diminuire i costi dei carburanti con potenziali nuovi stimoli per la domanda.

La Spagna, la quarta economia europea, potrebbe veder crescere il suo margine di crescita annua fino all'1%, con il prezzo del petrolio tra 80-90 dollari al barile, lo rimarcano fonti governative spagnole.

L'Italia, che è al suo quarto anno di recessione, potrebbe aumentare il proprio PIL dello 0,3%, se il greggio dovesse rimanere sui livelli attuali.

"Non c'è dubbio che i prezzi del petrolio più bassi, agiranno come stimolo alla crescita nella regione periferiche europea", ha dichiarato Frederik Ducrozet, economista presso le sede parigina di Credit Agricole. "La Grecia, la Spagna, il Portogallo e l'Italia sarebbero i più evidenti beneficiari di questa fare di calo dei prezzi di petrolio e gas".

Gli importatori netti di petrolio guadagnano economicamente dal crollo dei prezzi attraverso i costi energetici più bassi e un maggiore potere d'acquisto per i consumatori.

Un rallentamento della domanda mondiale, supportata dalla più alta produzione statunitense in più di 30 anni, hanno contribuito ad una ribasso di oltre il 40% del prezzo del greggio.

Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, che ha resistito fino ad ora all'espansione dei margini di acquisto di obbligazioni proposto dalla Banca centrale europea, ha definito il declino del petrolio un "pacchetto di mini stimolo."

Domani il Consiglio direttivo della BCE discuterà alcune proposte su nuovi strumenti per rilanciare l'inflazione e la crescita.
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