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La "Cupola" dei faccendieri oscura Roma. Svelate le intercettazioni

La "Cupola" dei faccendieri oscura Roma. Svelate le intercettazioni
(Teleborsa) - Svelate le intercettazioni dell'inchiesta condotta dalla Procura di Roma, che è venuta alla luce ieri, scioccando tutta l'Italia.

L'inchiesta ha portato alla luce una complessa organizzazione di stampo mafioso all'interno della Capitale, coinvolgendo 37 indagati, fra cui l'ex sindaco Gianni Alemanno, e mettendo a ferro e fuoco Regione e Campidoglio con le perquisizioni.

L'inchiesta Tutto faceva capo a Salvatore Buzzi, definito il "signore delle coop" e braccio destro di Massimo Carminati. Attorno a lui una serie di faccendieri, che hanno messo su una vera e propria "cupola" affaristica, con la complicità di alcuni politici di spicco, fra cui l'ex sindaco Alemanno, ma anche il vice di Veltroni, Luca Odevaine, ai tempi in cui il politico di sinistra era sindaco. A finire nell'inchiesta, però, sono stati funzionari pubblici a tutti i livelli, anche manager delle municipalizzate romane.

Le intercettazioni. L'esame delle intercettazioni telefoniche, allegate all'ordinanza di custodia cautelare, fa emergere un quadro a tinte fosche della Capitale, ben nota per le sue bellezze archeologiche e per i suoi paesaggi indimenticabili, ma anche tristemente nota per le turbolenze del passato, per la banda della Magliana (Carminati, detto il nero, ne era uno dei membri) e per il film "La Grande Bellezza". E' in questa Roma di faccendieri e approfittatori che si sono consumati i fatti, "monetizzando" con il business degli immigrati e degli "zingari", ma anche con l'emergenza abitativa, i rifiuti e gli appalti pubblici del comune. Il tutto corredato da una "contabilità tenuta minuziosamente" in partita doppia, contenente tutto il dare e avere degli illeciti e dlele tangenti.

"Tu c'hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno", diceva Buzzi nelle intercettazioni. E ancora, "Noi quest'anno abbiamo chiuso... con quaranta milioni di fatturato ma tutti i soldi e gli utili li abbiamo fatti sui zingari, sull'emergenza alloggiativa e sugli immigrati, tutti gli altri settori finiscono a zero".

"E mo vedemo Marino, poi ce pijiamo 'e misure con Marino", diceva ancora Buzzi nel 2013, quando il membro del Pd vinse le elezioni. E coinvolgendo Alemanno, Buzzi proseguiva: "se vinceva Alemanno ce l'avevamo tutti comprati".
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