(Teleborsa) -
Seduta no per la Borsa di Milano, che sta facendo peggio degli altri mercati europei. I listini del vecchio continente erano partiti bene sul nuovo balzo della piazza di Tokyo, per poi indebolirsi nel corso della mattinata sulle vendite di Piazza Affari.
Sul listino italiano a pesare sono soprattutto le banche, finite ieri sotto la scure di S&P a seguito del recente taglio del rating sovrano dell'Italia.
Lieve calo dell'
Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,226 mentre il petrolio (Light Sweet Crude Oil) risulta in aumento dello 0,89%.
Consolida i livelli della vigilia lo
Spread, attestandosi a 135 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,95%.
Tra i mercati del Vecchio Continente, piatta
Francoforte, mentre
Londra avanza dello 0,55%. Trascurata
Parigi, che resta incollata sui livelli della vigilia.
Sessione negativa per Piazza Affari, con il
FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,81%.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, bilancio decisamente positivo per
Fiat Chrysler Automobiles, che vanta un progresso dell'1,51% dopo che SocGen ha riavviato la copertura con giudizio "hold" e prezzo obiettivo a 9,15 euro.
Buona performance per
Saipem, che cresce dell'1,28% in scia alla promozione di Goldman Sachs a buy, con target price a 11,4 euro da 10,30 precedente. Inoltre, la banca d'affari ha aggiunto Saipem nella Conviction Buy list.
Tra i più forti ribassi, invece, in apnea
Banca Mps, che arretra del 3,96% su possibili nuovi accantonamenti per il quarto trimestre, zavorrando l'intero comparto.
Tonfo di
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che mostra una caduta del 3,10%, lettera su
Intesa Sanpaolo, che registra un importante calo del 2,72%, affonda
Unicredit, con un ribasso del 2,22%.
Timidamente positivi i future sugli indici USA, che fanno ben sperare per la partenza di Wall Street.