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Scuola, un precario su tre senza una busta paga sotto l'albero

Economia, Welfare
Scuola, un precario su tre senza una busta paga sotto l'albero
(Teleborsa) - Ad un soffio dal Natale e dalla fine dell'anno, ci sono ancora migliaia di precari della scuola che attendono di percepire lo stipendio dal mese di settembre, perché mancano i fondi per coprire le cosiddette "supplenze brevi" sia perché è andato in tilt il sistema informativo orgogliosamente messo in piedi dal Ministero.

Un decreto del Consiglio dei Ministri ha tentato, di recente, di porre un rimedio alla carenza di fondi, stanziando 64,1 milioni di euro per il pagamento delle supplenze svolte nei mesi di settembre, ottobre e novembre. Una misura che è stata definita "un gesto politico di grande rilevanza" dal sottosegretario Davide Faraone, anche se i fondi sono la metà di quelli necessari.

Poi, però, ci si è messo anche il blackout occorso al sistema informativo Sidi, che contrattualizza i nuovi assunti e permette di procedere ai pagamenti dei lavoratori della scuola. Il risultato? Nessun pagamento ai supplenti ed al personale ATA precario, perché il sistema non ne vuole proprio sapere di funzionare: non è accessibile, non funziona, non esegue il pagamento.

A questo punto i precari della scuola possono anche rassegnarsi: uno su tre passerà il Natale senza aver ricevuto un euro in busta paga.

"Si tratta di una situazione davvero paradossale - commenta Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola Anief - perché si va ad infierire e a ledere i diritti di precari, assunti spesso lontano da casa, obbligati a caricarsi di spese 'vive', ad iniziare da quelle sostenute per viaggi, trasferte ed alloggi a ridosso delle scuole dove si presta servizio temporaneamente".
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