(Teleborsa) - C'è gran fermento, in queste ore, sul mercato delle tlc.
Dopo mesi di trattative, dietrofront e presunti problemi, gli azionisti di Portugal Telecom hanno dato il via libera alla cessione delle attività portoghesi di Oi ad Altice, multinazionale fondata dal magnate franco-israeliano Patrick Drahi.
Questa fusione permetterà ad Oi di ripianare i debiti e di tornare ad essere un player di peso nel lucroso mercato brasiliano.
Non solo: la ritrovata "forza" di Oi potrebbe dare il via ad un piccolo Risiko nel settore delle tlc carioche. E qui entra in gioco Telecom Italia, che non a caso stamane sta guadagnando a Piazza Affari oltre 4 punti percentuali.
Quest'estate Oi aveva dichiarato di avere messo gli occhi su Tim Brasil, controllata di Telecom Italia. Dal canto suo, Telecom non ha mai negato di vedere di buon occhio un'eventuale integrazione con Oi.
Ad aumentare l'euforia per possibili nuove operazioni di
Mergers & Acquisitions anche le trattative tra
Telefonica e
Hutchinson Whampoa, colosso delle telecomunicazioni in mano al miliardario di Hong Kong Li Ka-shing
, per l'
acquisto, da parte di quest'ultima, dell'operatore britannico
O2, controllato da Telefonica.
Con questa operazione, valutata fino a un massimo di 10,25 miliardi di sterline, la controllata britannica di Hutchinson,
Three Mobile, diventerebbe il primo operatore mobile nel Regno Unito.
Secondo gli analisti Hutchinson, che è presente anche in Italia, Austria, Irlanda, Svezia e Danimarca, potrebbe guardare a
nuove aggregazioni nel settore della telefonia mobile.