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Buon inizio 2015 per l'Eurozona. Record dell'attività manifatturiera

Economia
Buon inizio 2015 per l'Eurozona. Record dell'attività manifatturiera
(Teleborsa) - Risulta positivo l’inizio del 2015 per l’Eurozona con l’indice PMI al record su cinque mesi.

Accelera a gennaio la crescita delle attività nell’economia della zona euro, toccando un record su cinque mesi. Dalla stima “flash”, basata sull’85% delle risposte dell’indagine, l’Indice Markit PMI della Produzione Composita dell’Eurozona è salito a quota 52,2, da 51,4 a dicembre. È il secondo mese consecutivo in cui l’indagine indica la crescita del tasso di espansione economica, sebbene il ritmo di incremento sia rimasto solo modesto dopo il rallentamento fin quasi alla stagnazione dello scorso anno (l’ultima lettura è rimasta al di sotto della media dello scorso anno di 52,7).

Visto l’incremento della domanda all’inizio dell’anno, anche i nuovi ordini sono aumentati al tasso più netto su cinque mesi, indicando un ulteriore cambio di rotta rispetto al marginale trend di calo riscontrato dallo scorso novembre. Quanto all'occupazione, è leggermente aumentata fino a mostrare l’espansione mensile più rilevante dallo scorso luglio, anche se purtroppo il tasso di creazione di posti di lavoro è rimasto nel complesso debole.

La crescita si è spalmata uniformemente sia nel manifatturiero che nel terziario, con tassi di crescita di produzione e posti di lavoro migliorati in entrambi i settori. Tuttavia questi tassi restano deboli rispetto ai dati storici, maggiormente per ciò che concerne i nuovi ordini nel settore produttivo in cui si è riscontrato soltanto un aumento marginale.

Nel frattempo, il recente crollo del prezzo del petrolio è stato il fattore che ha maggiormente causato il crollo dei prezzi di acquisto delle aziende, il primo da maggio 2013, mostrando infatti la più grande contrazione mensile della media dei costi da settembre 2009. L’impatto più consistente si è avuto nel manifatturiero, con il calo più netto del tasso dei prezzi di acquisto da luglio 2009. I costi del terziario si sono risollevati parzialmente per il leggero aumento dei salari, registrando pur tuttavia l’aumento minore da febbraio 2010.

Ancora una volta la Francia è andata particolarmente male, con un calo delle attività per il nono mese consecutivo e ad un tasso più rapido. La Germania ha tratto beneficio dal secondo mese consecutivo di aumento del tasso di espansione, ma i migliori ritmi di crescita del manifatturiero e del terziario sono rimasti molto inferiori ai valori massimi registrati la scorsa estate.

"Il livello di fiducia tra le aziende del terziario è già migliorato, crescendo al valore più alto da marzo dello scorso anno, e gli ulteriori stimoli offerti dalla BCE sotto forma di quantitative easing dovrebbe aiutare a sostenere ulteriori miglioramenti nel livello di fiducia tra le famiglie e le aziende", ha commentato Chris Williamson, Chief Economist presso Markit.
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