(Teleborsa) - Grecia al
voto tra paura e speranza.
Domenica 25 gennaio i cittadini greci si recheranno alle urne per scegliere un nuovo governo. Il voto è stato convocato dopo che il 29 dicembre scorso, il parlamento non era riuscito ad eleggere il presidente della Repubblica. (per approfondire guarda il fotoracconto
La Grecia vota, l'Europa trema).
L'elettorato greco dovrà scegliere fra tanti partiti. Secondo gli ultimi sondaggi, il partito di ultrasinistra
Syriza, guidato da
Alexis Tsipras, è in testa con il 34,7% dei consensi, seguito dal partito conservatore Nea Demokratia al 30,2%, di cui è leader il premier uscente
Antonis Samaras. Poi ci sono i socialisti del Pasok al 4,7%, il partito di centro To Potami al 7% e l'ultradesta di Alba Dorata al 6,2%.
L'unica ancora di salvezza per il primo ministro Samaras, restano gli indecisi, la cui porzione è ancora piuttosto alta (sono l'11%).
"La paura è finita, la Grecia e l'Europa cambiano... domenica scriveremo la Storia, non voltiamo pagina, cambiamo era". Così Alexis
Tsipras, in una piazza gremita di persone ad Atene, durante il suo discorso di chiusura della campagna elettorale, ha commentato l'annuncio del presidente della BCE,
Mario Draghi, sull'
acquisto di titoli di Stato. Tsipras ha dichiarato che in caso di vittoria vuole rinegoziare gli accordi con la Troika (FMI-BCE-UE) per sottrarre il Paese all'austerity.