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Crisi, quasi 10 milioni di lavoratori in disagio occupazionale

Economia, Welfare
Crisi, quasi 10 milioni di lavoratori in disagio occupazionale
(Teleborsa) - Sono 9,4 milioni le persone in grave difficoltà per la mancanza di lavoro o per la precarietà di una posizione lavorativa non scelta, ma subita. Si tratta del dato più alto dal 2007 ad oggi riferito al terzo trimestre di ogni anno. ¶

A lanciare l'allarme è il rapporto periodico "Gli effetti della crisi sul lavoro in Italia - gennaio 2015" a cura dell’osservatorio del mercato del lavoro dell’Associazione Bruno Trentin, relativo al terzo trimestre 2014.

Rispetto al terzo trimestre 2013 l'aumento riscontrato è del 7,1% (+620mila), mentre rispetto al terzo trimestre 2007 l'aumento è del 65,1% (+3milioni e 712mila).¶

Peggiorano le condizioni del mercato del lavoro in Italia. Lo studio dell'associazione della CGIL, disaggregando il dato, rileva, inoltre, che l'area della sofferenza occupazionale (disoccupati, scoraggiati e cassaintegrati) sfiora i 5 milioni di persone, con un incremento del 101,8% (l'area è raddoppiata) rispetto allo stesso trimestre del 2007; mentre l'area del disagio (lavoro temporaneo involontario e part time involontario) è di 4,4 milioni di unità, con un aumento del 37,4% rispetto allo stesso trimestre del 2007. ¶

La ricerca sottolinea che "le condizioni strutturali del mercato del lavoro italiano peggiorano anche in un trimestre (luglio - settembre) tradizionalmente favorevole, data la forte presenza di attività stagionali, con un ulteriore aumento di persone in grave difficoltà per la mancanza di lavoro o per la precarietà di una situazione non scelta ma subita". ¶

Il rapporto cita inoltre il confronto con gli andamenti europei. La disoccupazione italiana continua a crescere e a novembre 2014 raggiunge il 13,4%, circa 2 punti percentuali in più rispetto all'area Euro e ben 3,4% in più rispetto all'Europa a 28 paesi. Solo Grecia, Spagna, Cipro, Croazia e Portogallo hanno un tasso di disoccupazione maggiore del nostro: ma l'Italia e' il paese che nel corso degli ultimi dodici mesi, e in particolare da settembre in poi, ha avuto un incremento più elevato rispetto all'andamento europeo.

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