(Teleborsa) -
Partenza sostanzialmente stabile per i principali listini europei con l'attenzione degli investitori rivolta all'appuntamento con la
Federal Reserve. Oggi inizia la due giorni di politica monetaria della banca centrale statunitense, la prima del nuovo anno.
Sullo sfondo resta in focus la Grecia: si lavora al post voto, dopo il
trionfo di Syriza, il partito di sinistra radicale anti-austerità. L'esito delle elezioni è al centro del dibattito della riunione dei ministri delle Finanze della zona euro, riuniti oggi e domani a Bruxelles. Intanto il partito Syriza sarà impegnato per i prossimi tre giorni a formare un governo.
L'
Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con guadagno frazionale dello 0,35%. Nessuna variazione significativa per l'
oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.278,9 dollari l'oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la seduta poco sotto la parità con una variazione negativa dello 0,66%.
Lo
Spread peggiora, toccando i 112 punti base, con un aumento di 3 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,50%.
Tra i listini europei, trascurata
Francoforte, che resta incollata sui livelli della vigilia; nulla di fatto per
Londra, che passa di mano sulla parità, mentre tentenna
Parigi, che cede lo 0,24%.
Si muove in frazionale ribasso Piazza Affari, con il
FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,30%.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, acquisti a piene mani su
STMicroelectronics, che vanta un incremento del 2,39%, grazie agli analisti di Bank of America Merrill Lynch che hanno alzato il giudizio a "buy" dal precedente "underperform".
Effervescente
Autogrill, con un progresso del 2,25%.
Denaro sul lusso e, in particolare su
Salvatore Ferragamo, che registra un rialzo dell'1,94%.
Bilancio decisamente positivo per
A2A, che vanta un progresso dell'1,88%.
Tra i più forti ribassi, invece, si muove in ribasso
ENI, con un decremento dell'1,38%. Gli esperti di Exane Bnp Paribas hanno avviato la copertura sul titolo del cane a 6 zampe con giudizio "underperform" e target price a 12,4 euro.
Bilancio decisamente negativo per
Enel, che soffre un calo dell'1,08%, dopo aver lanciato un bond da 1 miliardo di euro.
Sostanzialmente debole
Unicredit, che registra una flessione dello 0,89%.
Si muove in modesto ribasso
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, evidenziando un decremento dello 0,73%.