(Teleborsa) - Non è facile fare il pieno di vendite dopo aver incrementato - e non di poco - il prezzo dei propri prodotti di punta.
Apple ci è riuscita, consegnando a Wall Street una
trimestrale da record e
molto al di sopra anche delle aspettative più elevate.
Il colosso tecnologico statunitense ha chiuso gli
ultimi tre mesi del 2014, quelli che includono anche le vendite natalizie su cui tutte le società consumer puntano moltissimo, con un
utile netto record di 18 miliardi di dollari, o 3,06 dollari ad azione, in aumento del 38% rispetto ai 13 miliardi, o 2,07 dollari ad azione, messi a bilancio nello stesso periodo del 2013 e ben
al di sopra delle attese degli analisti, ferme a poco più di 2 dollari ad azione.
Anche i
ricavi sono stati da
guinnes: sono infatti balzati invece del 30% a 74,6 miliardi di dollari, staccando di molto i 67,7 miliardi del consensus.
Ma il dato che ha stupito più di tutti è stato quello sulle
vendite (sempre da record) di iPhone. Nel periodo in esame, complici anche il
Black Friday, il
Cyber Monday e lo
shopping natalizio, Apple ha venduto
74,5 milioni di melafonini, il 46% in più dello scorso anno, nonostante l'incremento di prezzo di 50 dollari rispetto. Si calcola che sono stati venduti 34 mila iPhone l'ora, una cifra mostruosa resa possibile anche dal
boom in Cina.
Quanto all'
outlook, per il trimestre che termina a marzo la società stima ricavi tra i 52 e i 55 miliardi di dollari (53,7 miliardi il consensus) e un margine lordo tra il 38,5% e il 39,5% a fronte del 38,7% stimato dagli analisti.
Inevitabile la c
orsa ai titoli Apple nel dopo-Borsa di wall Street.