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L'energia aggrava la deflazione. Giù i prezzi alla produzione

Economia, Macroeconomia
L'energia aggrava la deflazione. Giù i prezzi alla produzione
(Teleborsa) - Crollano i prezzi dei prodotti industriali a dicembre, segnalando un aggravamento della tendenza deflazionistica, che si riflette poi sui prezzi al consumo. A penalizzare l'andamento dei prezzi è sempre l'energia, dopo il tracollo del prezzo del petrolio.

Secondo gli ultimi dati dell'Istat, l’indice dei prezzi alla produzione a dicembre è diminuito dello 0,7% rispetto al mese precedente e dell’1,8% rispetto a dicembre 2013. Una dinamica che ha risentito del calo dello 0,8% sul mercato interno (-2,1% tendenziale), causata dal comparto energetico, al netto del quale non si registrano variazioni sul mese precedente, mentre l'incremento tendenziale è dello 0,3%.

I prezzi dei beni venduti sul mercato estero diminuiscono dello 0,3% rispetto al mese precedente (con variazioni negative dello 0,3% per l’area euro e dello 0,6% per quella non euro). In termini tendenziali si registra un calo dello 0,4% (con un calo dello 0,5% per l’area euro e dello 0,3% per quella non euro).

Riguardo ai contributi settoriali, per il mercato interno, quello più rilevante (e negativo) deriva dal comparto energetico (-2,7 punti percentuali). Anche sul mercato estero, i contributi più ampi alla diminuzione derivano dall’energia, sia per l’area euro (-0,6 punti percentuali) sia per quella non euro (-0,9 punti percentuali).

Il settore di attività economica per il quale si rileva il calo tendenziale dei prezzi più marcato è quello della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, con diminuzioni del 16,5% sul mercato interno e del 23,2% su quello estero.
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