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Mattarella e il dopo elezione. Come cambieranno gli scenari politici?

Politica
Mattarella e il dopo elezione. Come cambieranno gli scenari politici?
(Teleborsa) - La nomina di Sergio Mattarella, quale nuovo Presidente della Repubblica, ha reso più movimentati gli ambienti politici, soprattutto il metodo con cui è stato nominato il Capo dello Stato.



Superato lo scoglio "Mattarella" Renzi, ora, dovrà sciogliere i nodi che si sono venuti a creare. Restano infatti le tensioni tra opposizione e maggioranza, anche se il premier è convinto che sul tema delle riforme non ci sia stato alcun indebolimento. Sul patto del Nazareno su cui si è fatta "troppa mitologia" Renzi ribadisce: "L'ho sempre detto che non c'era alcun collegamento tra le riforme e il Quirinale, di nessun genere. E quindi per me adesso non c'è nessun indebolimento del sistema delle riforme. Anzi, oggi sono più vicine, non più lontane". "

"Restano le polemiche di Forza Italia sul metodo, ma la cosa fondamentale, è il fatto che siamo arrivati ad eleggere una persona che anche chi non ha votato giudica un galantuomo", continua il premier che lancia una scommessa: "faremo altre riforme insieme, il fatto che i grandi elettori di Forza Italia abbiano votato scheda bianca manifesta una volontà di incontro".

La capriola di Alfano. E, se da un lato l'elezione di Mattarella ha ricompattato il Pd, dall'altro ha causato un terremoto nel Nuovo Centro destra. Prima la decisione di votare scheda bianca, poi, la scelta di convergere sull'elezione di Mattarella ha fatto perdere ad Alfano il capogruppo del partito, Maurizio Sacconi che mette in discussione "il metodo cinico dei rapporti variabili" di Renzi pur ribadendo la sua "leale amicizia e collaborazione con Alfano".

Ma anche su questo Renzi dice la sua e, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe, afferma che la quarta votazione, che ha dato 665 voti a Mattarella, è "la rivincita del Pd" precisando che "sul Colle non c'erano accordi, Ncd ha fatto confusione".

Sui giornali il premier commenta l'elezione del presidente della Repubblica e i vari terremoti politici legati alla vicenda, ma il test di verifica dell'esistenza di una forza parlamentare per andare avanti sarà la riforma costituzionale il primo dossier che sarà sul tavolo del nuovo Presidente della Repubblica.
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