(Teleborsa) -
Bilancio negativo per le principali borse europee, mentre la borsa di Milano riesce a schivare le vendite ed a scambiare sulla linea di parità, grazie al buon andamento dei titoli energetici, dopo la
clamorosa sentenza della Consulta sulla Robin Tax. Restano sui mercati delle incertezze, in vista del
vertice sulla Russia a Minsk e del
summit dell'Eurogruppo sulla Grecia a Bruxelles.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,03%. Invariato lo
Spread, che si posiziona a 130 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,66%. L'asta dei BOT annuali stamattina ha visto crollare i rendimenti su un nuovo minimo storico.
Tra i listini europei, sotto tono
Francoforte, che registra un -0,2%, tentenna
Londra, che cede lo 0,38%, mentre resta più debole
Parigi, che registra una flessione dello 0,47%. Piazza Affari continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,08% sul
FTSE MIB. Tra i migliori restano gli energetici sull'effetto Consulta: effervescente
Terna, con un progresso del 4,41%, incandescente
Snam, che vanta un incisivo incremento del 3,78%. Bene anche
Enel Green Power, che mostra un forte aumento del 3,11%.
Decolla
Banca Popolare di Milano, con un importante progresso del 2,36% all'indomani dei risultato positivi.
Tra i più forti ribassi, invece, spicca la prestazione negativa di
ENI, che scende dell'1,43%, in una giornata non buona per i titoli petroliferi.
In rosso
Mediobanca, che segna un -1,28% a causa di realizzi.
Sotto pressione
Telecom Italia, con un forte ribasso dell'1,20%, e
Prysmian, che scende dell'1,29%.