(Teleborsa) - Il settore della moda Made in Italy cresce sempre di più tanto da costruire un tesoretto da oltre 7 miliardi di euro, che
potrebbe essere speso per portare avanti delle acquisizioni.
E' quanto emerge dall'
indagine realizzata da R&S di Mediobanca sulle "Aziende Moda Italia" che comprende 135 società italiane: 120 manifatturiere e 15 di distribuzione al dettaglio, con un fatturato di almeno 100 milioni nel 2013.
I ricavi aggregati delle aziende della moda hanno registrato uno sviluppo del 32,4% dal 2009, toccando 55,2 miliardi di euro nel 2013.
Secondo l'indagine,
le società della moda appaiono decisamente più capitalizzate, rispetto a quelle della grande industria, con debiti finanziari pari a meno del 40% dei mezzi propri e addirittura meno del 9% per le 10 maggiori società del settore (143% il rapporto nella grande industria). Altro fattore di diversità è l’
abbondanza delle disponibilità liquide, pari a quasi 4 volte il debito oneroso, per le TopModa, rispetto ad un’incidenza del 66% per le Aziende Moda e del 38% per l’industria.
Guardando alla
redditività, nel 2013, le aziende della moda italiane hanno realizzato un risultato operativo su fatturato pari al 9,1%, con
Prada in vetta alla classifica con 26,3%, seguita da
Tod’s (20%),
Armani (18,6%) e
Ferragamo (17,7%). Gli utili sono risultati inferiori rispetto al 2012, passando da 2,6 a 2,1 miliardi. I profitti netti cumulati nel periodo 2009-13 delle aziende "top" sono stati pari 4,2 miliardi, a fronte dei quali sono stati corrisposti
dividendi per 1,9 miliardi.