(Teleborsa) -
Morgan Stanley ha detto che il procuratore generale di New York intende citarla
in giudizio, per
omessa informazione quando sottoscrisse 30 cartolarizzazioni di
mutui subprime.
La causa sarà regolata secondo gli effetti legislativi del Martin Act, come sottolineato dall’ufficio legale della banca americana, in occasione del deposito della documentazione inerente al capo d’imputazione.
"La società non è d'accordo con le accuse delle Procura Generale di New York”.
Morgan Stanley ha raggiunto un
accordo con il Dipartimento di Giustizia americano la scorsa settimana, pagando 2,6 miliardi dollari per risolvere i nodi giudiziari creatisi con la creazione e la vendita ai risparmiatori, di titoli garantiti da ipoteche immobiliari.