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Perché comprare le azioni europee?

Economia
Perché comprare le azioni europee?
(Teleborsa) - “Perché no?”, ha detto Kerry Craig, global strategist a JP Morgan Asset Management. “Le borse europee sembrano essere un affare, perché i profitti aziendali sono in netto miglioramento, mentre i rendimenti delle obbligazioni è difficile che possano scendere ulteriormente. Oltretutto i timori peggiori sulla Grecia e sull’Ucraina si sono notevolmente ridimensionati.

"Tante cose negative che avrebbero potuto far saltare in aria il progetto europeo, il mese scorso, non si sono verificate, per cui stiamo arrivando ad un punto in cui anche un ragazzino vi dirà di comprare azioni”.

La visione di Craig è confermata anche dal noto modello della Fed, una metrica di valutazioni che mette a confronto rendimento degli utili del mercato azionario con il tasso sui titoli di Stato.

L’utilizzo di questo modello non è condiviso all'unanimità ed anche le borse non lo hanno mai giudicato come il metro migliore per acquistare azioni, anche dopo che l’indice Eurostoxx 50 è salito del 15% dall'inizio dell’anno.

I profitti aziendali stimati in proporzione sui prezzi delle azioni del paniere Eurostoxx 50, sono valutati al 6,4%, 11 volte i tassi dei titoli governativi rilevati dall’indice Bloomberg Eurozone Sovereign Bond Index. Il rendimento degli utili ha raggiunto il massimo degli ultimi 16 mesi a 7,9%, nel mese di gennaio.

Gli investitori hanno versato 11 miliardi dollari nei fondi azionari europei nelle ultime due settimane, a fronte di riscatti di 315 milioni di dollari di obbligazioni, come fa rilevare un report sul debito europeo diffuso da Bank of America Corp.

Fredrik Nerbrand, responsabile globale dell'asset allocation a HSBC, ha incrementato la sua posizione sulle azioni europee e tagliato quella sui bund tedeschi.

"E 'stato in parte a causa delle nostre valutazioni, ma anche perché stiamo iniziando a vedere il serio tentativo di una inversione di tendenza in Europa", ha detto Nerbrand in una intervista telefonica. "Vogliamo condividere un maggiori rischio in Europa, in particolare dopo che la BCE ha messo in campo le misure di stimolo”.

Dopo l'esperienza degli Stati Uniti con il quantitative easing, l'indice Standard & Poor's 500 è più che triplicato, raggiungendo un record la scorsa settimana e con gli utili societari raddoppiati.

Le prospettive di un maggior stimolo dalla BCE di Mario Draghi hanno stimolato un rally del 25 per cento per l'Eurostoxx 50, da ottobre, con i rendimenti dei titoli governativi di Germania, Finlandia, Francia e Olanda, attestati su valori negativi.

Con l'indice delle azioni europee prossimo ai massimi degli ultimi sette anni, alcuni titoli azionari sembrano ancora a buon mercato. Deutsche Bank e Societe Generale, sono entrambe salite del 18% nel 2015, mentre le loro valutazioni sono di circa 10 volte gli utili previsti.

Anche Renault, a seguito di un rally del 42% per cento nel 2015, a livello di multipli è ancora sotto la media del suo settore.
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