(Teleborsa) -
Nuovo allarme per la Grecia che già si trova con le casse vuote, nonostante l'accordo raggiunto con l'Eurogruppo, per il
prolungamento di quattro mesi del piano di aiuti, in cambio delle riforme promesse e delle misure "chirurgiche" di bilancio. L'intesa siglata con Bruxelles, infatti, consente solo ad Atene di avere
un po' d'aria sino all'inizio dell'estate, ma non apporta denaro fresco. Per avere un anticipo il governo Tsipras dovrà fare carte false e rivedere il programma di aiuti (e scadenze) entro il mese di aprile.
E' trascorsa solo una settimana, ma Atene è già a secco di liquidità, secondo il
Premier greco Alexei Tsipras, che
non spera in un sostegno immediato nelle prossime settimane. Il
Ministro spagnolo Luis De Guindos ieri ha già parlato dell'ipotesi di un terzo bailout. Nel frattempo, il Presidente dell'Eurogruppo
Jeroen Dijsselbloem, che in una intervista al Financial Times, aveva la possibilità di
anticipare una parte dell'ultima tranche di aiuti da 7,2 miliardi prevista per fine marzo.
La situazione della Grecia è critica, poiché si sapeva che a fine febbraio si sarebbero potuti verificare questi
problemi, che andranno ad aggravarsi, con le scadenze più imminenti. Basti pensare che solo a marzo il Tesoro greco dovrà rimborsare oltre 7 miliardi di bond (di cui 4,6 miliardi a tre mesi) e rimborsare all'FMI 1,5 miliardi di euro, di cui la prima rata da 300 milioni scade questo venerdì.
Una situazione che viene resa ancora più tesa dalle recenti misure annunciate dal Governo Tsipras, come l'innalzamento del tetto per l'esenzione fiscale (da 5 mila a 12 mila euro) e la rateizzazione delle imposte (100 rate).