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Il QE di Draghi e il rischio di non essere puntuale

Economia
Il QE di Draghi e il rischio di non essere puntuale
(Teleborsa) - Il miglioramento della congiuntura economica europea non cambierà il piano di Mario Draghi per iniziare a comprare titoli governativi europei entro un paio di giorni.

Resta però il fatto che il recupero economico dell’area euro può innescare un dibattito su quando il QE potrebbe finire.

Finora, i funzionari della BCE hanno indicato che il programma di acquisto di titoli potrebbe essere esteso oltre il calendario proposto. Draghi avrà quindi un'opportunità nei prossimi due giorni per aggiungere nuovo dettagli agli 1,1 miliardi di euro del piano di quantitative easing, che è stato annunciato nel mese di gennaio tra il dissenso di una parte del board.

Dopo la riunione del Consiglio direttivo in Nicosia, il 5 marzo, sarà lo stesso Draghi a svelare le prime previsioni di crescita e inflazione della BCE per il 2017, numeri importanti che impatteranno sulla durata del QE.

“Il quadro per la zona euro sembra essere un po più roseo", ha detto Carsten Brzeski, economista capo presso ING Direct Bank a Francoforte. "Ad un certo punto, le previsioni di inflazione a lungo termine e l'impegno della banca per l'acquisto di 60.000.000.000 di titoli al mese fino a settembre 2016, potrebbero però limitare la flessibilità della BCE e mettere Draghi in una situazione di disagio”.

I prezzi al consumo nell'area dell'euro sono diminuiti dello 0,3% nel mese di febbraio, la metà di quanto fossero il mese precedente e meno di quanto gli economisti si attendessero. La disoccupazione è scesa all'11,2% nel mese di gennaio, il livello più basso da aprile 2012.
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