(Teleborsa) -
Sessione decisamente erratica per Piazza Affari e le altre principali Borse del Vecchio Continente, indecise se riscattare il
tonfo della vigilia o continuare a prendere respiro dopo le corse di febbraio.
Driver della giornata è soprattutto la cautela in attesa del
Beige Book della Federal Reserve di questa sera e, soprattutto, del
meeting della Banca Centrale Europea di domani.
Grande attesa anche per le prime
statistiche sul mercato del lavoro statunitense che culmineranno venerdì con il Job Report.
Non ha aiutato l'
inattesa revisione al ribasso del PMI servizi dell'Eurozona, anche se il comparto si è confermato in espansione grazie anche alla performance positiva delle maggiori economie dell'Area.
Sul valutario, l'
Euro / Dollaro USA cede lo 0,40% mentre tra le commodities l'
Oro è stabile su 1.205 dollari l'oncia, il petrolio (Light Sweet Crude Oil) raggiunge i 50,93 dollari al barile in attesa dei
dati sulle scorte di greggio in USA.
Piccolo passo avanti per lo
Spread, a quota 102 punti base con il rendimento del BTP a 10 anni all'1,39%.
Tra i mercati del Vecchio Continente,
Francoforte torna sulla parità,
Londra lima lo 0,19% mentre
Parigi viaggia poco sopra i livelli della vigilia.
Risale la Borsa Milanese, con il
FTSE MIB che dopo un avvio in verde e un successivo azzeramento dei guadagni, avanza ora dello 0,23%.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari
Banca Mps si conferma in pole position dopo alcune sessioni di forti vendite. Oggi è previsto il Consiglio di Amministrazione in occasione del quale i vertici dovrebbero deliberare sull'aumento di capitale e sul raggruppamento azionario.
Avanzano anche la
Banca Popolare dell'Emilia Romagna e il
Banco Popolare su rimors secondo cui la cessione di ICBP sarebbe imminente.
Tonica
Fiat Chrysler Automobiles che ieri, causa malumore generale dei mercati, non aveva avuto modo di beneficiare dei
positivi dati sulle immatricolazioni di auto. Di grande aiuto anche il
pieno di vendite in America della Chrysler.
Ancora in tensione
World Duty Free con la stampa che parla di offerte vincolanti entro marzo.
Si sgonfia invece i
GTECH, che a inizio giornata sembrava voler proseguire il rally iniziato dopo il via libera del Nevada all'acquisto di IGT.