(Teleborsa) -
Salta la soglia minima di non punibilità per il falso in bilancio, grazie all'emendamento presentato dal governo al
Ddl corruzione.
Il testo fa saltare la soglia di non punibilità, che non viene più menzionata né in misura percentuale né rispetto al volume d'affari.
Resta invece la
distinzione solo tra società quotate e non quotate, con un
abbassamento di pena per quelle che non hanno titoli sul mercato. Per le società
non quotate, dunque, la pena va
da un minimo di 1 ad un massimo di 5 anni, mentre per quelle quotate che sono la maggioranza viene confermata una pena da 3 a 8 anni.
Escluso anche l'uso delle intercettazioni per le società non quotate, come era invece previsto dal codice di procedura penale.
L'emendamento del governo verrà esaminato direttamente in Commissione Giustizia e non approderà direttamente in aula come si era supposto.