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Enel, Fitch: dal nuovo piano industriale nessun impatto immediato sul rating

Finanza
Enel, Fitch: dal nuovo piano industriale nessun impatto immediato sul rating
(Teleborsa) - "Il nuovo piano industriale di Enel al 2019, divulgato lo scorso 19 marzo è improbabile che abbia un impatto immediato sui rating del colosso elettrico, visto che il piano attira l'attenzione alla sostenibilità del debito con il riposizionamento del gruppo su modelli di crescita sostenibile". E' quanto rivela Fitch che spiega ancora:"ci aspettiamo che i rapporti di credito del gruppo rimangano entro le linee guida per la valutazione nei prossimi anni” aggiungendo: “analizzeremo il business plan più in dettaglio nel corso delle prossime settimane”.



Il piano, si legge ancora nella nota dell'agenzia di rating, “mantiene il focus strategico sulle reti, le energie rinnovabili e le imprese di vendita, prevedendo una riduzione della capacità installata nella produzione convenzionale. Dal punto di vista geografico, la crescita sarà perseguita principalmente in America Latina e altre aree al di fuori dell'Europa”.

Fitch osserva che “il piano industriale prevede di generare flussi di cassa liberi netti più bassi, permettendo una riduzione limitata del debito netto. Tuttavia -spiegano ancora gli analisti dell’agenzia di rating- riconosciamo che Enel ha già ottenuto una riduzione dell'indebitamento netto, nel 2014 di circa 7 miliardi di euro, in gran parte dovuti alle vendite di attività e alla riduzione dei crediti finanziari (compresi i deficit tariffario).

L'evoluzione del margine operativo lordo nel 2014 è stato in linea con gli obiettivi dichiarati dalla società. Le principali differenze rispetto al precedente piano, spiega ancora Fitch sono l'incremento degli investimenti di crescita nel periodo con un graduale aumento della distribuzione di dividendi (pay-out dovrebbe aumentare gradualmente arrivare al 65% nel 2018, mentre il piano precedente impostato solo un pavimento pay-out al 50% dal 2015).

Inoltre, il piano industriale attuale richiede un quadro di riferimento più equilibrato per valutare i risultati operativi”.
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