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Scuola: TFR in busta paga, un incubo per i lavoratori pubblici

Economia, Welfare
Scuola: TFR in busta paga, un incubo per i lavoratori pubblici
(Teleborsa) - Per colpa della lentezza della burocrazia, i dipendenti privati delle piccole aziende dovranno pazientare almeno un altro mese per vedere in busta paga l'anticipo del Trattamento di fine rapporto. Quelli della PA, invece, rimarranno ancora a bocca asciutta, perché lo Stato non ha mai versato quei contributi, se non a titolo figurativo.

Non a caso, la Corte dei Conti ha certificato un “buco” di 23 miliardi di euro, che l’Inps ha ereditato dall’Inpdap, per il mancato pagamento mensile dei contributi dei dipendenti pubblici, i quali si vedono così oggi assegnare la prima tranche del trattamento di fine rapporto solo dopo due anni dall’entrata in pensionamento. E il resto solo alla fine del terzo anno da quando hanno lasciato il lavoro.

"Non si comprende perché lo Stato debba far attendere così tanto tempo per corrispondere ai suoi lavoratori quanto loro spettante" commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, secondo il quale "la risposta non può che risiedere nelle enormi difficoltà economiche in cui versa l’ente di previdenza sociale. Che però non possono ricadere su chi per decenni ha fatto il suo dovere e versato quote non indifferenti allo Stato, che ora fa tornare indietro gli importi dovuti con una lentezza insopportabile".


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