(Teleborsa) -
Nessun segnale di ripresa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, che si confermano in ribasso a metà seduta.
In una sessione avara di statistiche macroeconomiche, a prevalere sono soprattutto le
prese di profitto.
In stand by la
questione Grecia, che dovrà convincere i partner europei della bontà del suo piano di riforme. Intanto ieri
la BCE ha esteso i propri aiuti alle banche elleniche. Grande attenzione, invece, per la
crisi in Yemen.
Sul valutario, l'
Euro / Dollaro USA torna sopra gli 1,10 USD mentre tra le commodities l'
oro raggiunge 1.210 dollari l'oncia,
il petrolio (Light Sweet Crude Oil) vola in scia alle
notizie sull'intervento dell'Arabia in Yemen.
Aumenta di poco lo
Spread, che si porta a 114 punti base nonostante l'
ottimo esito dell'asta di CTZ.
Tra i mercati del Vecchio Continente,
Francoforte cede l'1,65%,
Londra l'1,40%,
Parigi l'1,60%.
Sui minimi il listino milanese con il
FTSE MIB che accusa una discesa dell'1,85%.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, tengono solo
Saipem,
Tenaris e
ENI grazie al rialzo del greggio. Le più forti vendite, invece, interessano
STMicroelectronics,
Mediaset e
Azimut.
Sul resto del listino, in focus
Pininfarina, che crolla dopo aver
smentito accordi con Mahindra, e
EI Towers, pure
sotto pressione dopo gli ultimi dettagli sull'Opas su Rai Way.