(Teleborsa) -
Gli italiani tornano al risparmio gestito, mettendo da parte titoli di stato ed obbligazioni in genere, il cui peso sui loro portafogli torna ai livelli del 1999. Lo rivela la diciannovesima edizione dell'
Osservatorio sui Risparmi delle famiglie di Prometeia-GfK Eurisko, presentata oggi nell'ambito del salone del Risparmio di Assogesitoni, in corso a Milano.
Il rapporto conferma anche una c
rescita del reddito disponibile delle famiglie italiane, che si è tradotto in un
aumento della spesa (la prima dal 2007)
e del risparmio, ma non della
ricchezza finanziaria, che resta in termini reali ancora sotto i livelli di inizio crisi (2007).
Il
Piano QE della BCE ed i tassi di interesse ai minimi storici, si sono tradotti in una fuga dai titoli di stato. Insomma, i
BOT People sono sempre meno, portando il
totale in titoli di Stato e bancari ai minimi dal 1999. L'offerta delle banche, naturalmente, è mutata, rivoluzionando la composizione dei portafogli e
spingendo nuovamente i clienti verso il risparmio gestito (fondi comuni & Co) , il cui peso sui portafogli torna ai livelli del 2005.
L'Osservatorio esamina anche la
dematerializzazione del rapporto banca-cliente, sottolineando che "le
innovazioni tecnologiche non toglieranno spazio alle relazioni fisiche con il cliente" e "rimarranno ancora i protagonisti dei prossimi anni, ma solo se si riusciranno ad interpretare i reali bisogni dei clienti". La tecnologia si tradurrà invece in "semplificazione".