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Russia, l’economia soffre ma si stabilizza

Economia
Russia, l’economia soffre ma si stabilizza
(Teleborsa) - Lo scorso 16 dicembre, la Banca Centrale di Russia ha vissuto i suoi momenti di panico più acuto. Gli operatori finanziari ribattezzarono quel giorno il Martedì nero della borsa di Mosca, con il rublo in caduta libera e le sale operative pronte ad intervenire massicciamente per difendere il cambio.



Il Governatore della Banca Centrale russa, Elvira Nabiullina, dopo aver alzato i tassi per rispondere alle prime minacce della speculazione decise di non spendere valuta estera per contrastare la pressione ribassista sul rublo. Ne uscì una bella doccia fredda per gli speculatori, che non si attendevano una simile mossa. La Russia non avrebbe difeso la valuta russa.

Questa decisione audace ha iniziato adesso a pagare, nonostante le sanzioni intese a punire la Russia per la sua incursione in Ucraina un anno fa, il rublo si è stabilizzato. Dal Martedì nero, sul suo minimo storico il rublo è rimbalzato del 19%, il rialzo più ampio tra le 24 valute dei mercati emergenti.

La Russia sta affrontando ancora una recessione dolorosa, causata dal crollo di petrolio e il suo sistema bancario è al limite del collasso, ma almeno per ora l'economia russa ha fatto un passo indietro dal baratro.

Il ministro delle Finanze, Anton Siluanov, la scorsa settimana ha dichiarato che il peggio è oramai alle spalle.
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