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Rivoluzione nella medicina: primo trapianto di cuore non battente

Salute e benessere
Rivoluzione nella medicina: primo trapianto di cuore non battente
(Teleborsa) - Sta bene e migliora di giorno in giorno il paziente inglese al quale, circa un mese fa, è stato trapiantato il cuore di un donatore deceduto.

L'operazione, prima di questo genere in Europa - un caso simile è avvenuto in Australia nel 2014 - è stata resa nota solo ieri dal Papworth Hospital del Cambridgeshire, nel Regno Unito.

La struttura sanitaria, eccellenza nel campo della chirurgia cardiotoracica nonché maggior centro di trapianti di cuore e polmoni in Gran Bretagna, ha fatto sapere di aver messo a punto una tecnica che potrebbe aumentare i trapianti di cuore del 25% solo nel Regno Unito.

Questo perché i donatori sono "non-heart beating", ossia hanno il "cuore non battente". Sono morti, insomma, mentre le attuali tecniche permettono l'espianto dell'organo solo se funzionante, dunque in caso di paziente cui è stata accertata la morte cerebrale.

Il team del Papworth Hospital ha messo a punto una procedura che ripristina le funzioni del cuore assicurandone la piena funzionalità. L'organo viene posto poi nell'Organ Care System (OCS) per mantenerne intatta la qualità durante il trasporto.

Il paziente zero è stato Huseyin Ulucan, di 60 anni. Il trapianto è stato effettuato circa un mese fa e dopo quattro giorni l'uomo è stato dimesso per continuare le cure a casa.

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