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Cresce il rischio bolla. Il Fondo Monetario lancia l'allarme

Economia
Cresce il rischio bolla. Il Fondo Monetario lancia l'allarme
(Teleborsa) - Le politiche monetarie divergenti delle banche centrali (in primis quella della Fed e quella della BCE) stanno producendo nuove distorsioni, che potrebbero sfociare in una nuova bolla e diventare una vera e propria crisi finanziaria in stile 2008, che stavolta avrebbe come "epicentro l'Europa".



Tutto parte dal mercato obbligazionario, un mercato di dimensioni mostruose, che sta consentendo alle grandi Corporate statunitensi di scaricare il proprio debito (ed eventualmente le proprie difficoltà) in Europa, dove il costo del denaro è più basso.

La problematica è nota da tempo, ma l'allarme ieri è stato lanciato dal direttore del Fondo Monetario Christine Lagarde, che ha parlato di un aumento del rischio bolle, dopo aver affermato che vi sono "crediti incagliati per 900 miliardi di euro, che stanno bloccando i canali del credito nell'Eurozona".

Di qui, la Lagarde espresso preoccupazione per il "crescere dei rischi di instabilità globale", che sono generati proprio dalle politiche accomodanti delle banche centrali: un meccanismo che, partendo da tassi a zero, spinge gli investitori ad aumentare la propensione al rischio, gonfiando le valutazioni degli asset e sfociando in una bolla.

Per l'ex ministro delle finanze francese occorre rafforzare la normativa e la procedura per gestire le insolvenze, soprattutto nel settore primato, popolato da milioni di piccole e medie imprese. La Lagarde ha stimato che quasi la totalità dei 20 milioni di aziende non finanziarie presenti in UE ha dimensioni medio-piccole e conta per quasi due terzi dell'occupazione complessiva: aiutare queste imprese a ridurre la fetta di prestiti inesigibili garantirebbe maggiori profitti, riflerttendsosi anche sulla stabilità della crescita.

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