(Teleborsa) -
Le principali borse europee consolidano i rialzi dell'avvio, attorno al giro di boa, spinte in avanti dai
nuovi stimoli lanciati dalla banca centrale cinese per sostenere l'economia di Pechino. I guadagni sono comunque limitati per la cautela degli investitori che guardano ai possibili sviluppi sulla
Grecia.
In rialzo anche Piazza Affari dove è iniziata la stagione dei dividendi. Lieve calo dell'
Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,073, in una giornata povera di spunti dal fronte macroeconomico, mentre gli operatori già guardano al dato di domani sull'
indice Zew tedesco. Sessione debole per l'
oro, che scambia con un calo dello 0,35%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) archivia la giornata con guadagno frazionale dello 0,34%.
Lo
Spread fa un piccolo passo indietro, con un misero calo dell'1,47% a quota 136 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all'1,43%.
Tra le principali Borse europee, ottima performance per
Francoforte, che registra un progresso dell'1,65%. Seduta senza slancio invece per
Londra, che riflette un aumento dello 0,68%, mentre
Parigi, mostra un progresso dello 0,49%. Lieve aumento per la Borsa Milanese, con il
FTSE MIB che sale dello 0,68% a 23.200 punti.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, exploit di
Unicredit, che mostra un rialzo del 3,01%. Gli investitori guardano alla possibile
stretta finale tra Unicredit e Banco Santander per la creazione di una società comune tra Pioneer e Santander asset management.
Composta
Mediolanum, che cresce di un modesto +0,92%, nel giorno in cui stacca il dividendo.
Su di giri
UBI Banca (+2,05%), all'interno di un settore bancario oggi ben comprato.
Acquisti a piene mani su
Luxottica, che vanta un incremento del 2,03%, grazie ad alcuni
giudizi positivi giunti da Citigroup e Berenberg.
Le peggiori performance, invece, si registrano su
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, a -0,61%. Stessa sorte per
CNH -0,45% nel giorno in cui stacca la cedola.
Tra le società a media capitalizzazione, vola
EI Towers dopo aver
rinunciato all'offerta pubblica di acquisto presentata su
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