(Teleborsa) - Diciamo la verità, i
Google Glass sono stati il flop tecnologico più clamoroso degli ultimi anni, avevano promesso meraviglie ma alla prova dei fatti solo alcuni li hanno usati, pochi sanno a cosa sono serviti ed in commercio si sono rivelati un grande mistero.
C’è però chi nei
Google Glass crede ancora ed il suo punto di vista ha decisamente un peso notevole: è
Luxottica, design partner di Google da circa un anno, che ha svelato la prosecuzione del programma, l’arrivo della prossima generazione degli occhiali Hi-Tech ed il presagire una terza versione.
Google ha
deciso l’interruzione della produzione a fine 2014 ed ha inviato il progetto alla divisione
Google X dove se ne occupa un nuovo gruppo di lavoro con a capo
Tony Fadell, cofondatore e amministratore delegato di Nest, un’azienda di domotica recentemente acquistata dall'azienda di
Mountain View.
La versione 2.0 degli
occhiali sarà migliorata non solo nell'estetica e nella portabilità, compito in cui
Luxottica è protagonista, ma anche nei contenuti disponibili, nelle caratteristiche
hardware e nella capacità di carica delle batterie.
Google, quindi, crede ancora in questa
tecnologia e si sta spingendo oltre tant'è vero che recentemente ha brevettato una tecnologia per
lenti a contatto in grado monitorare, ad esempio, lo stato di salute dei diabetici.
Forse "
Big G" si sta producendo in un annuncio fin troppo prolungato, ma bisogna ammettere che crede molto in questo progetto, la partnership con un’azienda importante come
Luxottica ne è una prova. Sono i
limiti tecnologici, come quelli imposti dalle
batterie che attendono un'ulteriore evoluzione, e un
markenting di prodotto non molto indovinato che probabilmente hanno forse tarpato le ali ai Google Glass. Non rimane, quindi, che attendere nuovi sviluppi sperando di non rimanere di nuovo delusi.