(Teleborsa) -
283 voti favorevoli e 160 contrari: tanti sono stati i voti con cui alla Camera è stata approvata la soppressione al divieto di utilizzare la tecnica dell'Air gun durante le operazioni petrolifere offshore. La dibattuta tecnica di esplorazione dei fondali marini per le ricerca di idrocarburi ha dato ragione a tre emendamenti identici a firma
Dambruoso (SC),
Sarro (FI) e
Piso (AP) che avevano proposto la soppressione della norma,
rispedendo nuovamente il ddl Ecoreati in Senato. ''La Camera dei Deputati ha posto rimedio ad una aberrazione che avrebbe creato danni enormi non solo allo sviluppo dell'attività produttiva nazionale ma anche alla ricerca'' ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico
Simona Vicari, mentre, di parere opposto i senatori del Movimento 5 stelle,
Gianni Girotto e
Gianluca Castaldi che dichiarano: "il
Governo ha realizzato l’ennesimo colpo di mano per modificare la legge sugli reati ambientali”, spiegano i due senatori M5S. “Renzi e il suo Ministro dell’Ambiente Galletti hanno stralciato dal testo della Camera il divieto della tecnica dell’Air gun – una procedura utilizzata dall’'ndustria petrolifera o con effetti devastanti sull'ambiente – già introdotto al Senato grazie al sostegno del Movimento 5 Stelle.
Le lobby del petrolio non hanno digerito la sua soppressione e ora l’esecutivo si sta dando da fare per accontentarli”, spiegano i senatori grillini a cui fa eco
Legambiente che insieme ad altre associazioni che si scaglia contro il Presidente del Consiglio italiano. “Renzi cede ai petrolieri e rinvia al Senato ddl” si legge in un Tweet di Legambiente che nell’hastag #ecoreati. #governobugiardo scrive: "noi non molliamo”.