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L'Italicum è legge. Ecco come cambierà il sistema elettorale

Politica
L'Italicum è legge. Ecco come cambierà il sistema elettorale
(Teleborsa) - Era il 20 gennaio del 2014 quando Matteo Renzi illustrò per la prima volta la proposta di legge elettorale che avrebbe dovuto mandare in pensione il contestato "Porcellum" (da poco dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale).

Ieri sera, dopo i passaggi di rito e non poche polemiche (una su tutte: la spaccatura in seno al PD), il nuovo sistema di voto è diventato legge.

Cosa prevede la nuova legge elettorale?

Per prima cosa va precisato che vale solo per la Camera e che entrerà in vigore dal luglio 2016, periodo in cui dovrebbe essere approvata anche la riforma costituzionale che prevede l'abolizione del Senato elettivo.

Detto ciò, l'Italicum adotta un sistema proporzionale che prevede l'assegnazione del premio di maggioranza (340 seggi su 630, ossia il 55% del totale) alla lista che supera il 40% delle preferenze. Qualora non si dovesse raggiungere questa percentuale, dopo due settimane si proseguirà con un ballottaggio tra le due liste più votate al primo turno. N.B.: tra il primo e il secondo turno non sono possibili apparentamenti o collegamenti di lista.

I partiti meno votati si spartiranno i 277 seggi rimanenti in base alla percentuale di voti ottenuti. Gli altri 13 sono riservati all'estero e alla Val d'Aosta.

E' prevista una soglia di sbarramento al 3%.

L'assegnazione dei seggi della Camera avviene proiettando le percentuali dei partiti attenute a livello nazionale su 100 collegi. In ogni collegio sono eletti 6-7 deputati.

Val d’Aosta e Trentino-Alto Adige sono escluse dal sistema proporzionale. In queste due Regioni si voterà in nove collegi uninominali come già previsto in precedenza.

Attenzione: ogni collegio si vedrà attribuire un numero di seggi che va da tre a nove. Il Governo provvederà a disegnare i collegi con un decreto legislativo che dovrà essere emanato entro 90 giorni dall’approvazione della legge.

I partiti presentano 6-7 candidati per ciascun collegio. I capilista sono bloccati (ossia elette automaticamente se scatta il seggio) e scelti dalle segreterie dei partiti. Solo i capilista possono essere candidati in più collegi (cosiddette "candidature multiple"), ma non in più di 10.

Gli altri candidati vengono scelti dagli elettori con le preferenze.

Prevista un'alternanza di genere: per favorire la parità, nelle liste di devono alternare un uomo e una donna. Sono inoltre possibili due preferenze purché di generi diversi. Se, per esempio, le preferenze sono entrambe per candidati dello stesso sesso, la seconda preferenza verrà annullata. Tra i capilista non più del 60% potrà essere dello stesso sesso.

A livello grafico, nella scheda ci saranno il simbolo di ciascun partito, il nome del capolista bloccato e due spazi bianchi per scrivere eventuali preferenze. Prima sono eletti i capilista e poi, se avanzano posti, i candidati scelti con le preferenze.

Tra le altre novità c'è il cosiddetto "emendamento Erasmus" che prevede la possibilità di votare per corrispondenza nelle circoscrizioni "Estero" non solo per chi risiede stabilmente al di fuori dei confini nazionali, ma anche per chi si trova fuori Italia per almeno tre mesi per motivi di studio, lavoro o salute (es. cure mediche).



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