(Teleborsa) - Cresce il deficit della
bilancia commerciale americana, attestatasi nel mese di marzo a 51,37 miliardi di dollari dai 35,89 miliardi di febbraio (+43%). Si tratta del
livello più alto dal 1996, dovuto principalmente al recupero della piena attività nei porti della West Coast dopo una lunga serie di scioperi.
Il dato, comunicato dal
Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta peggiore delle stime degli analisti che si aspettavano un disavanzo pari a 40,3 miliardi di dollari.
Le
esportazioni di beni e servizi sono salite dello 0,9% a 187,8 mld USD, mentre le
importazioni si sono cresciute del 7,7% a 239,2 mld di dollari.
La lettura di questo dato porta molti economisti a credere in una prossima
revisione al ribasso del PIL dell'economia americana per il primo trimestre dell'anno, a fronte del +0,2% indicato lo scorso mese.