(Teleborsa) -
La trasformazione in SpA e l'aggregazione con un altro Istituto bancario
"avverrà contemporaneamente" per la
Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Lo ha sottolineato il Presidente della banca
Ettore Caselli, a margine dell'Assemblea di Icbpi.
Caselli ha anche aggiunto che, probabilmente, la rivoluzione
si concretizzerà nel 2016 dato che c'è tempo 18 mese per mettersi in regola con la
riforma delle popolari.
"Direi che sara' un percorso a lungo termine" ha affermato il banchiere, confermando di aver avuto
colloqui con altri manager negli ultimi giorni.
Uno dei nodi è la governance, ha detto Caselli, aggiungendo che in questo momento vi sono altre piorità, in particolare l'analisi della "validità delle operazioni".
Caselli ha poi aggiunto che, prima di qualsiasi aggregazione, è necessario
"favorire la costituzione di un nocciolo duro di azionisti stabili e non speculativi", rappresentanti circa il
20-25% del capitale.
Quanto alle aree geografiche di interesse,
BPER punta al Veneto ed alla Lombardia. Quest'affermazione sembrerebbe dunque escludere la possibilità di nozze con
Carige, dato che la Liguria non figura fra i mercati target.
Se la Lombardia è un mercato interessante, allora che dire di
tornare sul dossier BPM? Caselli ha affermato che il fallito tentativo di qualche anno fa
"ce l'abbiamo ancora sullo stomaco", ma ha anche aggiunto che
"adesso i tempi sono cambiati".