(Teleborsa) - Il
calo oltre le attese delle scorte di greggio negli Stati Uniti, condizionate probabilmente dall'inizio della "driving season" americana, produce subito ripercussioni sulle quotazioni dell'oro nero.
Il
derivato sul WTI in scadenza a giugno ha infatti invertito rotta mostrando ora un guadagno di 18 cent a 60,93 dollari al barile, mentre quello sul
Brent avanza di mezzo dollaro a 67,37 dollari al barile.
Secondo l'EIA, divisione del Dipartimento dell'Energia americano, gli
stock di petrolio nella settimana all'8 maggio sono risultate in discesa di 2,2 milioni di barili a 484,8
MBG. Gli analisti indicavano una discesa decisamente più contenuta, pari a 0,25 milioni.
La settimana prima si era registrato un calo di 0,4 milioni.
Le
scorte di distillati sono scese di 2,5 milioni di barili a 128,3 MBG mentre le
scorte di benzine sono diminuite di 1,1 milioni a 227,9 MBG.
Le
riserve strategiche di petrolio restano pressoché stabili a 690,9 MBG.