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Fosse comuni nell’ex Birmania. Aleggia lo spettro del traffico di schiavi

Politica
Fosse comuni nell’ex Birmania. Aleggia lo spettro del traffico di schiavi
(Teleborsa) - La polizia malese ha comunicato di aver scoperto una fossa comune nello stato settentrionale di Perlis. I media locali hanno poi dettagliato la scoperta come una fossa comune contenente corpi di migranti Rohingya, provenienti dal Myanmar.



L’ispettore generale della polizia malese, Khalid Abu Bakar, ha confermato la scoperta di una fossa comune, senza però fornire ulteriori dettagli.

L’agenzia di stampa Star Online, fa risalire la scoperta allo scorso venerdì quando uno staff composto da polizia e squadre forensi, sarebbero giunte a Padang Besar, una città al confine con la Thailandia, per sovrintendere le indagini sulla fossa comune contenente i corpi di circa 100 migranti Rohingya.

La scoperta arriva nel mezzo di un massiccio esodo di decine di migliaia di Rohingya musulmani a maggioranza buddista provenienti dal Myanmar, dove gli sono negati i diritti di cittadinanza e sottoposti a continui attacchi dei loro insediamenti.

Il Myanmar, il paese ex Birmania, ha detto che sta facendo seri sforzi per impedire l'immigrazione illegale dal suo stato di Rakhine.

Mentre i richiedenti asilo stanno cercando di raggiungere la Malesia e l'Indonesia, i paesi coinvolti hanno posto in essere un rigido giro di vite sul contrabbando via terra di esseri umani. Malesia e Indonesia hanno detto la settimana scorsa che forniranno rifugio temporaneo alle migliaia di migranti intercettati su imbarcazioni sovraffollate.

Lo stesso governo del Myanmar, infine, ha negato qualsiasi conflitto nello stato di Rakhine, dicendo che il ritrovamento della fossa comune va riferito esclusivamente al traffico di esseri umani.
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