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Borse ancora giù per la sindrome greca. Piazza Affari unica borsa in attivo

Commento, Finanza
Borse ancora giù per la sindrome greca. Piazza Affari unica borsa in attivo
(Teleborsa) - Piazza Affari riesce a chiudere in territorio positivo, al contrario delle altre Borse europee, che portano a casa perdite anche molto ampie. Il mercato italiano, ovviamente ha eroso gran parte del guadagno nel pomeriggio, in scia al peggioramento generale.



A rovinare la performance dei mercati, oltre all'esaurirsi delle ricoperture, hanno contribuito alcuni contrastanti dati macroeconomici americani, soprattutto quello degli ordini di beni durevoli, che non è riuscito a compensare la risalita del sentiment dei consumatori. Innervosisce anche il tema Grecia, nonostante le rassicurazioni del Ministro greco Varoufakis sull rimborso del debito con l'FMI.

L'Euro / Dollaro USA ha così bucato anche la soglia degli 1,09 dollari, attestandosi a 1,0891 USD, mentre consolida i livelli della vigilia lo Spread, attestandosi a 138 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,93%.

Tra i listini europei, sensibili perdite per Francoforte, in calo dell'1,61%, bilancio decisamente negativo per Londra, che soffre un calo dell'1,18%, mentre pensosa Parigi, con un calo frazionale dello 0,66%.

Sostanzialmente stabile Piazza Affari, che archivia la sessione sui livelli della vigilia con il FTSE MIB che si ferma a 23.327 punti; sulla stessa linea, resta piatto il FTSE Italia All-Share, con chiusura su 24.882 punti. In frazionale calo il FTSE Italia Mid Cap (-0,25%); consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Star (-0,07%).

A Piazza Affari risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,34 miliardi di euro, con un incremento di ben 1.818,7 milioni di euro, pari al 119,83% rispetto ai precedenti 1,52 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,75 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,16 miliardi di azioni.

Su 218 titoli scambiati sulla borsa di Milano, 115 azioni hanno chiuso in territorio negativo, mentre 86 azioni hanno portato a casa un rialzo. Invariate le altre 17 azioni del listino milanese.

Si distinguono a Piazza Affari i settori Automotive, con un +2,40% sul precedente, Beni personali e casalinghi (+1,01%) e Beni e servizi per l'industria (+0,80%). Tra i peggiori della lista, sensibili ribassi si sono manifestati sui comparti Banche (-1,10%), Materie prime (-0,87%) e Immobiliari, che passa di mano in perdita di 0,72%.


Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, in primo piano Salvatore Ferragamo, che mostra un forte aumento del 3,66%, portando avanti il rimbalzo avviato stamattina. Nel lusso, svetta anche Tod's che segna un importante progresso del 2%.

Decolla Finmeccanica, con un importante progresso del 2,96%.

In evidenza Fiat Chrysler Automobiles, che mostra un fortissimo incremento del 3,66%, dopo esser scivolata ieri sulla freddezza con cui il CEO di GM Mary Barra, secondo rumors di stampa, avrebbe accolto i tentativi di avvicinamento del CEO di FCA Sergio Marchionne.

I più forti ribassi si conferma Banca Mps, che crolla del 16,82%, passivo che va ad aggiungersi al precedente, dopo l'avvio dell'aumento di capitale.

In rosso anche l'energia, con Enel Green Power che scende dell'1,72%, Saipem dell'1,07% e Terna dell'1,02%.
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