(Teleborsa) - "Oggi non ho richieste né intendo lamentarmi con il Governo di alcunché. Gli chiedo semplicemente di
non smarrire la determinazione perché questa è la precondizione necessaria, indispensabile, per cambiare il nostro Paese".
Così il
presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, dal palco dell'assemblea annuale dell'associazione, sottolineando che in Italia ci sono "
segni di risveglio, accenni di crescita, riforme in corso, giovani che vogliono credere nel loto futuro e imprenditori impegnati a partecipare alla democrazia e allo sviluppo del nostro mondo".
Ma avverte che "il
crinale tra crescita e stagnazione è assai sottile".
Il leader degli industriali ha sottolineato che "
le condizioni esterne al ciclo economico sono assai favorevoli", a cominciare dal "
prezzo del petrolio". In Europa "i tassi ridotti dal
quantitative easing" e una "robusta
svalutazione dell'euro" hanno prodotto un po' di crescita.
Squinzi ha sottolineato, poi, che "anche con questo Governo che pure pare più attento" al lavoro svolto dalle aziende "
la manina anti-impresa ogni tanti si esercita". Canone su imbullonati, TASI su invenduto, reati ambientali, ''tanto assurdi che faccio fatica a raccontarli all'estero''.