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Grecia, avanti a tappe forzate, ma l’accordo è lontano

Economia
Grecia, avanti a tappe forzate, ma l’accordo è lontano
(Teleborsa) - I creditori della Grecia, vale a dire Unione Europea, BCE e Fondo Monetario Internazionale, hanno detto per l’ennesima volta che lo sblocco degli aiuti per sostenere finanziariamente il paese ellenico non è imminente, così come restano sempre pressanti le richieste di rivederne l’economia e il rafforzamento delle finanze pubbliche.

Il governo greco ha visto quindi non prendere in seria considerazione il proprio ottimismo per l’imminenza di un accordo da parte dei ministri delle finanze del G7 riuniti a Dresda per discutere dell’economia mondiale.

“Grecia da una parte e creditori dall’altra hanno certamente fatto grandi sforzi”, ha detto il commissario economico europeo, Pierre Moscovici. "Tuttavia il lavoro è ancora tanto e abbiamo bisogno di lavorare giorno e notte per stare nei tempi concordati”.

Tempi concordati e pazienza dei creditori si stanno quindi esaurendo e Atene non ha ancora detto come intenderà pagare le tre rate dovute al Fondo monetario internazionale per 1,6 miliardi di euro, programmate per il mese prossimo.

I creditori internazionali hanno detto che hanno bisogno di un accordo definitivo, per la prossima settimana, per essere in grado di rilasciare la prima tranche di nuovi aiuti economici, prima che la Grecia rischi di "bucare” le rate dovute al FMI.

Percependo una crescente preoccupazione generale sullo stato delle trattative, Alexis Tsipras ha avuto una lunga telefonata con il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande, nella quale si sarebbero ribadite le relative posizioni.

La frustrazione per le dichiarazioni della Grecia ha spinto i ministri delle finanze del G7 a modificare l’agenda dei lavori e assumere rigide posizioni contro la Grecia che, secondo loro, non avrebbe fatto abbastanza per raggiungere un accordo definitivo.

Il FMI non sosterrà un accordo di salvataggio con la Grecia a meno che la nazione non si impegni in un credibile piano di ristrutturazione economico di medio termine che preveda un avanza primario di bilancio e una profonda ristrutturazione del sistema previdenziale.

Alla luce di ciò, la Grecia e i suoi creditori internazionali restano ancora molto distanti.

“Mentre Tsipras deve assumere impegni vincolanti nei confronti dei creditori, i paesi della zona euro potrebbero anche proporre l’ipotesi di una riduzione del debito come parte di qualsiasi soluzione”, ha detto un autorevole funzionario dell’Unione Europea, partecipante ai lavori di Dresda.
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