(Teleborsa) - La
tregua in Ucraina sta per essere messa a dura prova dopo oltre tre mesi, perché i ribelli filo russi, come detto dal governo di Kiev, starebbero preparando un’offensiva su larga scala.
L'esercito regolare avrebbe per il momento respinto un
attacco dei ribelli a Maryinka, nella regione di
Donetsk, allargato poi ad altre città vicine, come comunicato dal portavoce dell’esercito Yevhen Sylkin alla TV ucraina.
Le ultime sui combattimenti metterebbero quindi
a rischio il cessate il fuoco concordato in Bielorussia, che in questi ultimi tre mesi ha evitato l’incremento delle vittime in un conflitto che conta già migliaia di morti. L'ex Repubblica sovietica, sostenuta dagli Stati Uniti e dall'Unione europea, ha estremo bisogno che non venga infranta, perché con essa tenta di rilanciare la sua fragile economia e frenare la continua svalutazione delle sua moneta.
"L’escalation sta diventando sempre più probabile", ha dichiarato Joerg Forbrig, direttore del programma senior al Marshall Fund tedesco, degli Stati Uniti. "Negli Stati Uniti, in Canada e in alcuni paesi dell'UE, il dibattito sulle forniture di armi agli insorti ucraini, emergerà di nuovo”.
Anche se ci si avvia verso una ripresa dei combattimenti, l
a valuta ucraina si è rafforzata dello 0,6% nei confronti del dollaro, in risposta ad una svalutazione del 24,5% dall’inizio dell’anno, la terza peggior performance tra più di 170 valute nel mondo.
I titoli di Stato ucraini con scadenza 2017 sono saliti di oltre 2 centesimi a 49,9, dopo la conferma che i negoziati con i creditori europei stanno continuando.