(Teleborsa) - Quest'anno l'
economia della Svizzera crescerà meno di quanto stimato in precedenza a causa dell'apprezzamento del franco, che ha impattato negativamente sull'export.
A dirlo è la
Segreteria di Stato per gli Affari Economici elvetica, o SECO, secondo la quale un'altra grave minaccia potrebbe arrivare dal
mancato accordo tra la Grecia e i suoi creditori.
Un eventuale default della Penisola ellenica, spiega il SECO, aumenterebbe l'appeal del franco quale "bene rifugio" per eccellenza.
Franco che, ricorda, continua ad essere penalizzato dall'
inattesa decisione della Swiss national Bank di rimuovere il cap sull'euro che, assieme alla minaccia Grecia, ne ha causato un apprezzamento del 13% che ha a sua volta eroso l'export elvetico (-1,3% ad aprile).
Secondo il Ministero dell'Economia una soluzione alla crisi greca, seppure temporanea, unita ai segnali di ripresa dell'Eurozona, permetterebbe alla divisa rossocrociata di deprezzarsi, con gran sollievo per l'economia della Svizzera. Quest'ultima
nel primo trimestre si è contratta dello 0,2% a causa del declino delle esportazioni di beni di lusso, attrezzature industriali e prodotti farmaceutici.
Per il
2015 la SECO stima un
PIL in crescita dello 0,8%, meno dello 0,9% predetto in precedenza, mentre
per l'anno successivo l'economia è vista in miglioramento
dell'1,6% (+1,8% l'outlook precedente).