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Grecia, ecco cosa deve fare Atene per non affogare

Economia
Grecia, ecco cosa deve fare Atene per non affogare
(Teleborsa) - I leader dell’euro zona si sono incontrati ieri per discutere intorno alla nuova proposta dal governo del primo ministro greco, Alexis Tsipras, per evitare il default. Il piano di Atene è stato accolto con favore rispetto a quelli fin qui presentati, vediamo nello specifico su quali punti sono stati registrati progressi.



1) “Gli obiettivi sulle eccedenze di bilancio sono adesso più vicini rispetto a quelli chiesti dai creditori”, ha detto Valdis Dombrovskis, vice presidente della Commissione europea. "I surplus di bilancio dall’1% al 5% a salire nei prossimi quattro anni, rispetto al PIL, sono in linea con le proposte delle istituzioni europee“.

2) Per le pensioni e le tasse la Grecia ha ora proposto misure nuove per eliminare le opzioni di pensionamento anticipato e altre che prevedono l’aumento delle imposte sulle vendite per società a reddito medio-alto. Inoltre è previsto un contributo di solidarietà per le società con reddito netto annuo di oltre 500.000 euro.

Questi di seguito sono invece i punti che non sono stati ancora soddisfatti e che hanno portato i vertici europei a raffreddare gli entusiasmi sull’imminenza di un accordo.

3) Le proposte della Grecia, che costituiscono una buona base di partenza, sarebbero arrivate troppo tardi. Il direttore del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, ha detto che rimane ancora un’enorme quantità di lavoro da svolgere e la scadenza del 30 giugno per la restituzione di 1,5 miliardi di euro è inderogabile.

4) I tagli alla spesa sono ancora insufficienti. Nelle proposta di Atene c’è una riduzione di 200 milioni di euro sul bilancio della difesa. Le maggiori imposte sui jet privati avranno un bassissimo impatto sulle spese complessive.

5) I creditori verso il fisco greco vorrebbero risparmi sulle imposte nel 2016 dell'1%. La Grecia ha messo a punto una soluzione in grado di dare un risparmio netto dello 0,74% per cento del PIL.

6) Una volta stabilizzata la situazione finanziaria della Grecia, che fin qui ha vissuto di mese in mese, cosa succederà? Il presidente francese Francois Hollande ha detto che un accordo di lunga durata non dovrà più richiedere ulteriori interventi,

7) Tsipras continua ad insistere che i creditori devono ridurre l'onere del debito della Grecia. Il FMI dice che il livello del debito del greco è insostenibile. La Germania, il più grande contributore al piano di salvataggio, è tra le nazioni della zona euro più riluttanti a sostenere tale piano.

8) La ratifica di qualsiasi accordo deve passare attraverso il parlamento di Atene e di Berlino. Tsipras dovrà trasformare l'accordo come risultato di una concertata legislazione parlamentare ed il fatto che il “sapore” dell’accordo somiglia molto ad un irrigidimento del piano di austerità potrebbe rendere il percorso parlamentare molto più difficile. La Germania non presenterà il pacchetto di aiuti per Atene alla sua Camera bassa fino a quando i greci non approveranno le modifiche economiche presentate.
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