(Teleborsa) -
In relazione al sofferto progetto di acquisto di PartnerRe,
EXOR ha precisato che la propria struttura finanziaria "non avrà alcun impatto sul rating di PartnerRe, incluso il rating BBB delle azioni privilegiate".
La holding della famiglia Agnelli ha infatti ricordato che Standard & Poor's "ha stabilito che EXOR è valutata come una holding di investimento e pertanto il
rating di EXOR e i rating delle sue società partecipate sono indipendenti l'uno dagli altri".
Precisando che il debito di EXOR non condiziona le partecipate (e viceversa) e che il
rating di EXOR è ad un livello "investment grade" la holding torinese ha ribadito che
l'operazione proposta al Board di PartnerRe
renderebbe la società statunitense "finanziariamente più solida rispetto alla fusione AXIS/PartnerRe".
Non poteva poi mancare una vena polemica: "Quanto più il Board di PartnerRe confonde i propri azionisti sul valore della proposta di EXOR - conclude la nota - tanto più è chiaro che l'inferiore operazione con AXIS è minore nella sostanza, più lunga nell'esecuzione e con rischi di integrazione per i propri azionisti, dipendenti e clienti".